Luna di Pietra - Cavatore Casa Felicita. 2002 web

Luna di Pietra - Cavatore Casa Felicita.

Viaggio nel mondo fantastico di Armando Donna Incisioni e Litografie dal 1942 al 1994.

Armando Donna

Armando Donna, pittore e incisore, nato a Vercelli nel 1913 muore nel 1994. Autodidatta, assistito dal pittore Enzo Gazzone, studia le incisioni di Mantegna, di Marcantonio, di Durer, di Rembrandt e dei maggiori artisti italiani e stranieri contemporanei. Durante il servizio militare a La Spezia nel 1940 si dedica nelle ore libere all’incisione con l’attrezzatura portata da casa. Ritornato a Vercelli intraprende una continuata attività, accettando i preziosi consigli di Marcello Boglione, Maestro dell’Incisione per circa vent’anni all’Accademia Albertina di Torino. Lavora per la Casa degli Argentieri di Vercelli, incidendo piatti e oggetti vari d’argento e imparando la tecnica del Bulino. Nel 1947, Donna, inizia ad insegnare disegno e tecniche incisorie all’Istituto delle Belle Arti di Vercelli., dove resterà quarantatre anni. Armando Donna è stato invitato alle più importanti Mostre Nazionali ed Internazionali quali: Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma e di Torino, alla Biennale di Lugano, alla Biennale di Milano a Brera fino ale più recenti, quali il Premio Biella e la prina edizione della Biennale dell’Incisione Rotary Club Acqui Terme Ovada., alle mostre dell’arte Italiana all’estero a Bruxelles, Liegi, Istambul, Tel-Aviv, Atene, Lisbona, Oporto, Boston, Filadelfia, Leida, Citta del Messico. S, Paolo, Lubiana, Varsavia, Tokio, Vienna, Bombay, il Cairo, ecc. E’ stato invitato inoltre ad esporre le sue opere in mostre personali a Bellinzona, Helsinki, Parigi, Bologna, Milano, Torino, Trento, ecc., le sue opere oltre che in numerose collezione private italiane e straniere figurano al Museum Victoria and Albert di Londra, al National Museum di Stoccolma, alla Calcografia Nazionale di Rroma, alla Civica Raccolta Bertarelli di Milano, al Museo Civico di Trento, alla Pinacoteca Civica di Novara, al Museo Civico d’Arte Moderna di Torino, al Museo Civico di Alessandria, al Museo di Storia dell’Arte di Pisa, alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, alla Galleria d’Arte Moderna di Lucca, al National Museum Betsalei di Gerusalemme, al Centro Internazionale di Sindonologia di Torino ecc.

Critica

Intendendo iniziare un percorso di mostre con l’Associazione Culturale “Torre di Cavau”, ho pensato, come prima pietra, ad Armando Donna. Questo artista di straordinaria capacità è conosciuto in tutto il mondo della grafica per la bellezza dei suoi lavori e per la grande manualità nell’uso dei mezzi grafici, uniti all’equilibrio e all’essenziale, presenti in ogni sua opera. La padronanza di esprimersi con tutte le inflessioni tonali del bulino, con le magiche alchimie dell’acquatinta, con la stampa policroma, con i segreti della litografia che, seppure in maniera ridotta ha praticato, consente a Donna di esprimere sulla lastra tutte le sensazioni e le ispirazioni del suo mondo fantastico, in un’assoluta simbiosi fra immaginazione e tecnica. Le case grigie, le periferie in abbandono, i solitari lampioni, gli alberi scheletriti, gli oggetti di ricordo, le recinzioni a guardia di chissà che cosa, le rare figure umane: tutte queste situazioni sono realizzate con una netta geometria delle forme, senza mai l’intrusione di elementi superflui, a tal punto da assumere una severa levità. Queste figure ed espressioni sono sì fantastiche, ma anche molto reali e attuali nei nostri piccoli paesi, in cui la solitudine è nostra compagna e la luna similmente a quella di Donna è oggetto di sogno e di meditazione. Adriano Benzi

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